In questo articolo, suddiviso in diverse puntate, cominceremo a parlare di strumenti a fiato partendo da un'introduzione sul modo di classificarli per poi presentare le caratteristiche di un primo esponente di questa vasta e importante famiglia: l'oboe.
Nella classificazione di Hornbostel-Sachs gli strumenti aerofoni sono divisi in due grandi classi: aerofoni liberi e aerofoni risonanti (strumenti a fiato veri e propri).
Per aerofoni liberi si intendono
strumenti nei quali l’aria non è contenuta nello strumento e il suono
viene generato direttamente da un'onda sonora che si propaga nell'aria circostante. Si pensi ad esempio al sibilo di una frusta o al suono generato da un oggetto fatto roteare velocemente. Di
questa categoria fanno parte anche gli strumenti ad ancia libera come l’armonica a
bocca, la fisarmonica, l’armonium.
La seconda
grande tipologia di aerofoni è quella degli aerofoni risonanti, che costituisce quella degli strumenti a fiato veri e propri. Nella cultura occidentale gli strumenti vengono spesso
indicati e classificati con le denominazioni storiche di ottoni e legni,
denominazioni basate appunto sui materiali di costruzione utilizzati in tempi passati (si noti però che oggi questa stretta correlazione tra materiale e denominazione è venuta meno).
Nella macro famiglia dei legni troviamo: flauto e ottavino, clarinetto e clarinetto basso, sassofoni, oboe e corno inglese, fagotto.
Nella macro famiglia degli ottoni si annoverano: trombe e cornette, tromboni, tuba, bassotuba e flicorni, corno francese.
L'Oboe
L'oboe è uno strumento ad ancia doppia: i primi strumenti di questo tipo sono già rinvenibili nell’antichità sotto forma di ciaramelle e pifferi, noti soprattutto in Egitto, Cina, Arabia e Grecia. Lo strumento ad ancia doppia ha subito nel corso dei secoli notevoli evoluzioni: l’oboe odierno deriva dalla Ciaramella del XVII, strumento dal canneggio molto conico e dal timbro deciso e penetrante, quasi alla stregua di quello della tromba. Solo nel secolo successivo assume la forma che tutti oggi conosciamo: acquisisce grazia, le linee costruite al tornio sono ora sinuose ed eleganti, il timbro diventa molto più morbido e la gamma dinamica si stende notevolmente, diventando capace di emettere tutte le note della scala cromatica con una buona omogeneità timbrica, dalle note più gravi del registro a quelle più acute. Già con queste modifiche l’oboe si stacca dal suo progenitore e inizia una propria evoluzione. Nei secoli successivi vengono apportate ulteriori modifiche, vengono aggiunte chiavi (per facilitare passaggi e trilli) e implementati sistemi automatici di apertura delle chiavi (di particolare importanza quella del portavoce azionata con il pollice della mano sinistra).
Lo
Strumento moderno è generalmente costruito in ebano o in grenadilla (un legno
di origine africana oggi molto
usato anche dai marchi più famosi soprattutto per via della
sua compattezza, lavorabilità e della capacità di mantenere inalterate le dimensioni nel tempo). Meno utilizzati ma non meno preziosi sono legni come il palissandro, mentre le chiavi e le meccaniche sono in alpacca argentata,
nichelata o dorata.
Estensione dell'oboe moderno
Usato prevalentemente in orchestre da camera e nelle orchestre sinfoniche, presenta un suono particolarmente evocativo, sensuale, dolce e raffinato, perfettamente valorizzato nei passaggi più lirici e intimi. L'espressività del suo timbro è senza rivali nella sua famiglia di riferimento.
La famiglia dell’Oboe
comprende:
- Oboe sopranino (musette) in Fa, una quarta sopra, ormai quasi in disuso
- Oboe soprano in Do, lo strumento principale della famiglia
- Oboe mezzosoprano (d'amore) in La, una terza minore sotto
- Oboe contralto (corno inglese in Fa), una quinta sotto (ne è esistita una versione in Sol, una quarta sotto)
- Oboe da caccia (contralto in Fa), una quinta sotto (è il corno inglese dell'epoca barocca, di forma ricurva)
- Oboe da caccia (baritono in Do), un'ottava sotto l'oboe soprano
- Heckelfono (tenore in Do), un'ottava sotto l'oboe soprano (strumento ad ancia doppia di cameratura larga affine all'oboe.
Nella prossima puntata: il Flauto