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​Il setup della nostra chitarra (pt 2) - Regoliamo il truss-rod.

​Il setup
della nostra
chitarra (pt 2) - Regoliamo il truss-rod.

Valutazione del relief e regolazione del manico nella chitarra elettrica e acustica.


Valutazione del relief e regolazione del manico nella chitarra elettrica e acustica.

In questo articolo trovi informazioni tecniche e dritte pratiche sulla regolazione dell' asta tendi-manico, o truss-rod, del manico della tua chitarra.

È opportuno aver letto e compreso il nostro articolo su manici e truss-rod Che cos'è il truss-rod? su questo stesso blog.

Dall'alto in basso: manico convesso, dritto, concavo.


Regolazione del manico: osservazione del relief

Dando per certo che tu abbia letto il su citato articolo Che cos'è il truss-rod? dove si descrivono i tipi di manici e di truss-rod, passiamo all'atto pratico.

Supponiamo di avere già da qualche tempo la chitarra oggetto di regolazione, che questa monti una muta di corde di spessore per noi abituale e abbia un setup generale che ci consente di suonare. Questo vale anche per uno strumento nuovo che abbiamo potuto provare personalmente prima dell'acquisto o uno strumento acquistato online di cui il costruttore o il rivenditore garantiscano un buon setup iniziale.

Come primo passo, verifichiamo se il nostro manico è sufficientemente “dritto”. Sulla corda mi basso posizioniamo l'indice sinistro al 1° tasto dopo il capotasto e il mignolo destro al primo tasto fuori cassa, di solito il 16° o 17° sulle chitarre elettriche, il 14° o 12° sulle acustiche. In pratica stiamo usando la corda come se fosse una riga tra due tasti lontani sulla tastiera. Tenendo ferme le due dita che pigiano la corda, saggiamo con l'indice destro o il pollice la distanza tra corda e tasti, detta relief (rilievo), nella porzione di manico tra 7° e 8° tasto. Possiamo ripetere l'operazione anche per porzioni più piccole, spostando gli estremi pigiati per osservare parti più limitate del manico.


Applicando la pressione dell'indice destro al centro della corda sentiremo la stessa battere lievemente sui tasti, ad esempio tra il 5° e il 9°, e potremo così valutare quanto in quella zona il manico sia dritto o curvo, nel senso di concavo. Nel caso il manico sia convesso, ovvero curvato all'indietro, non sentiremo la corda battere, ma la stessa, una volta premuta, poggerà su tutti o quasi i tasti in osservazione. In realtà, in caso di manico convesso, dovremmo accorgerci del difetto senza neppure fare il test. Suonando, dovremmo aver già notato problemi, da rumori di sbattimento sui tasti, o buzz, alla mancanza di intonazione, fino al blocco delle corde sui tasti. In questi casi estremi è opportuno rivolgersi al proprio liutaio di fiducia, anche se nell'articolo Che cos'è il truss-rod? abbiamo visto che esistono truss-rod a doppia azione in grado di correggere anche manici curvi all'indietro.


Un secondo passo che si può fare – ma richiede occhio ed esperienza – è osservare il manico come se stessimo puntando un fucile, sia dalla paletta verso la base che al contrario. Se la deformazione è consistente, vedremo la linea dei tasti non seguire una linea retta, ma curvarsi in un senso o nell'altro sotto le corde tese tra capotasto e ponte. La curvatura a volte può essere anche spiacevolmente irregolare e riguardare solo una parte del manico o solo un lato di esso, segnalando in questo caso una sospetta torsione nel senso longitudinale: brutta faccenda ed è il caso di rivolgersi al liutaio di fiducia.


Esistono specifiche certe?

Ora potremmo aprire una serie gigantesca di considerazioni e suggerire dettami vari sull'altezza che dovremmo avvertire tra la corda mi basso e la sommità dei tasti. Ogni casa costruttrice ha le sue misure, o specifiche, descritte in letteratura specializzata per ogni modello di chitarra e variabili secondo modelli e classe degli strumenti, a volte anche secondo i periodi di produzione. Una specifica Fender o Gibson di alcuni decenni fa può essere più stringente di quella che oggi le stesse case dichiarano per strumenti simili e repliche fabbricate con criteri più economici.

Se passiamo alla liuteria, un bravo artigiano ha solitamente proprie specifiche più stringenti e molto personalizzate, in base sia alla sua capacità nel realizzare lo strumento che alle richieste del suo cliente.

Giusto per dare qualche numero ufficiale, per Strato e Tele sono indicati dal costruttore relief che variano tra 0,3 e 0,25 mm a seconda del raggio di curvatura della tastiera (7”1/4 o 9"1/2), misurati all'ottavo tasto con il mi basso pigiato come descritto.


L'importanza di un'ottima tastiera

In linea di massima, tanto più uno strumento è di alto livello, tanto più dovrebbe essere accurata la rifinitura della tastiera . Oggi vengono spesso utilizzate macchine controllate da computer (CNC: Computerized Numerical Control ), che permettono in pochi minuti di ottenere tastiere perfette o quasi, secondo l'accuratezza del macchinario e la raffinatezza del software di controllo . Quando si costruiscono migliaia di strumenti al mese, il tempo ha la sua importanza e il suo costo, ma le nuove tecniche di costruzione danno vita a chitarre sempre migliori anche nella fascia di prezzo considerata economica.

Prima di dare qualche suggerimento di massima, è quindi bene sapere che puntare a un'altezza delle corde sulla tastiera contenuta non dipende solo dal truss-rod e dalle nostre capacità di regolazione, ma prima di tutto dalla qualità della posa e della finitura dei tasti . Non è raro che, regolando il manico ben dritto e quindi abbassando molto le corde, si verifichino una serie di buzz dovuti a tasti non perfettamente posati e rettificati. In questi casi si deve tornare a una situazione tollerabile dallo strumento o rivolgersi a un liutaio per un intervento di non poco conto detto dressing.


Non c'è solo questo però: la regolazione del manico è infatti solo una parte della più articolata regolazione dell' action o azione della chitarra. Questa operazione comporta anche l'intervento su ponte, selle ed eventualmente anche capotasto. Torniamo su questo argomento in un apposito articolo sul blog Soundsation. Per ora limitiamoci a rendere ragionevolmente dritto il nostro manico.


Manico dritto sì, ma quanto?

Per alcuni esperti liutai il manico deve essere perfettamente dritto, o quasi. Di conseguenza la distanza (relief) tra la corda premuta dal dito indice destro e i tasti centrali del manico dovrebbe essere vicina allo zero, quasi impercettibile. Detto tra noi, a volte sostengono questo per mostrare quanto sono bravi... Comunque ciò è possibile solo se la tastiera è perfetta e sono state fatte a regola d'arte le altre regolazioni dell'action citate poco sopra.

Ricordo che in questo articolo ci interessa solo capire come si regola la linearità relativa del manico, non come ottenere uno strumento perfetto. Per un setup effettuato personalmente, facciamo pure riferimento alle misure suggerite sui manuali e sui siti dei costruttori, considerando che:

  • un manico più lineare, con un relief minimale, facilita l'accompagnamento ad accordi, gli assolo del jazz e del rock virtuosistico, la chord melody; inoltre la pressione dei nostri polpastrelli sarà lieve e non causerà piccole stonature nelle note suonate
  • un manico con un certo relief al centro, quindi leggermente curvo, facilita le tecniche rock e blues classiche, come il bending. Le corde vibrano più liberamente e il suono dello strumento ne guadagna qualcosa. La maggiore pressione dei polpastrelli necessaria per premere la corda potrà tuttavia generare stonature di qualche Hertz nelle note suonate.


E ora regoliamo il truss-rod!

Tante premesse per arrivare a un'operazione in sé semplice: girare in senso orario o anti-orario il dado di regolazione del nostro tendi-manico! Verificata la rettilineità, se il relief è troppo accentuato e il manico appare troppo concavo, stringiamo il truss-rod girando il dado o la testa dell'asta in senso orario, come fosse una vite. Se il relief è insufficiente e il manico appare troppo dritto o addirittura tendente al convesso, allentiamo il truss-rod girando in senso anti-orario.


Se stiamo operando su una chitarra tipo Stratocaster vintage con accesso al truss-rod alla base del manico, bisogna nell'ordine: allentare del tutto le corde, svitare le viti del tacco e sollevare il manico, regolare il truss-rod prevedendo l'effetto risultante, rimontare il manico e riaccordare. In caso servisse, allentare, smontare e regolare di nuovo: buona fortuna! (Leo Fender non amava l'idea che i musicisti regolassero da sé il manico). L'esperienza o il ricorso al liutaio aiuteranno a non ripetere più volte l'operazione.

Fatta la regolazione, osservando dalla paletta e dalla base, vedremo il manico adattarsi magicamente alle nostre correzioni. In caso, è possibile aiutarlo un pochino con una lieve pressione delle mani nel senso della correzione applicata. Attenzione, il più delle volte sono sufficienti piccoli aggiustamenti, dell'ordine di ¼ di giro o meno, e sempre partendo da un leggero movimento opposto prima di procedere nel senso voluto.

La procedura descritta vale sia per le chitarre elettriche che acustiche, sia per i punti di regolazione del truss-rod posti alla base del manico che dietro il capotasto. E anche per i bassi elettrici!

Attenzione: se il truss-rod risultasse bloccato o molto duro, non forziamo! Fermiamoci e ricorriamo all'aiuto del liutaio.

Osservati gli effetti della regolazione dalle estremità del manico, ripetiamo la prova saggiando con le dita il mi basso premuto al 1° e all'ultimo tasto fuori cassa . Suoniamo ciò che ci è abituale per capire se dal punto di vista esecutivo la situazione è migliorata o peggiorata. Controllate se le corde frustano, se i bending non sono ostacolati, se il suono appare più o meno pieno e il sustain è sufficiente.

La regolazione del truss-rod va fatta per tentativi e verifiche , finché non avremo ottenuto un risultato accettabile. Con un calibro o uno spessimetro possiamo ulteriormente verificare la rispondenza dell'altezza delle corde a vuoto alle specifiche del costruttore, ma sempre ricordando che la sola regolazione del manico non è sufficiente. Ricordiamo inoltre che, se non dovessimo venirne a capo, il nostro liutaio di fiducia ci aspetta sempre a braccia aperte. E dopo aver letto questo articolo, capiremo meglio che cosa sta facendo sulla nostra chitarra.

In questo articolo abbiamo parlato di regolazione del truss-rod, uno dei passi fondamentali per la regolazione generale dell'action della chitarra . Trattiamo l'argomento in un apposito articolo che trovi sul blog della Soundsation!

Fabrizio Dadò


Riferimenti
Dan Erlewine: Guitar Player Repair Guide, 2 nd Edition (Miller Freeman Books, 1994)