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Il setup della nostra chitarra (PT 6) - Regolazione degli humbucker.

Il setup
della nostra
chitarra (PT 6) - Regolazione degli humbucker.

Istruzioni e consigli sulla regolazione dell'altezza dei pickup della chitarra elettrica, con particolare riferimento ai modelli humbucker o humbucking.


Come regolare la distanza tra pickup humbucking e corde della chitarra

In questo articolo trovi istruzioni e consigli sulla regolazione dell'altezza dei pickup della chitarra elettrica, con particolare riferimento ai modelli humbucker o humbucking. In un altro articolo del blog ci occupiamo dei pickup mono-bobina o single-coil.

Questa operazione è parte del setup o regolazione generale della chitarra, che include argomenti trattati sul blog Soundsation, come l'action e la compensazione delle ottave.

Prima di procedere è bene avere:

  • le corde che usiamo di solito montate e accordate
  • l'action regolata secondo il proprio gusto.

Accertato questo, possiamo parlare di come regolare da sé i pickup humbucking agendo su tutte le loro viti.


Magneti e bobine

Un pickup per chitarra elettrica è un trasduttore elettro-magnetico che converte le vibrazioni delle corde in segnale elettrico. Semplificando, è un insieme costituito da avvolgimenti (bobine di filo elettrico isolato), calamite (magneti permanenti in materiale magnetizzabile come Ferro, Nichel e Cobalto), eventuali espansioni polari e un contenitore.

Un campo elettro-magnetico circonda la calamita, con le particelle elettriche che viaggiano dal polo nord al polo sud della stessa. Quando questo campo viene disturbato dai movimenti delle corde (che devono essere in metallo per interagire), si induce una tensione elettrica che varia al variare delle vibrazioni delle corde. Attraverso la bobina, i potenziometri e la presa jack della chitarra, essa viene inviata all'amplificatore per essere amplificata e trasformata in onde sonore.

È quindi intuibile che l'interazione tra le corde e il pickup ha molto a che fare con la distanza tra i due, oltre che con la forza e la forma del campo elettro-magnetico.

I magneti più diffusi per costruire i pickup per chitarra elettrica sono in AlNiCo (Alluminio, Nichel, Cobalto e Ferro) nei suoi diversi gradi (II, III, IV, V) o ceramici (polveri di ossido di Ferro e ceramica di carbonato di Bario o Stronzio), anche detti in ferrite, più fragili ma economici da produrre. Si distinguono a vista per il loro colore scuro, mentre l'AlNiCo è brillante. Esistono anche calamite realizzate con l'apporto di materiali alternativi, come il Neodimio e il Samario, due Terre Rare della Tavola Periodica degli Elementi.


Che cos'è un pickup humbucking?

Nell'articolo del nostro blog sui pickup single-coil, formati da una singola bobina di filo elettrico isolato e una o più calamite, abbiamo visto che essi sono facilmente soggetti a captare rumori, in particolare l'interferenza (ronzio) delle reti elettriche domestiche a 230V 50Hz (120V 60Hz negli USA e in altri paesi).

Questo problema fu risolto con i pickup humbucking negli Anni '50, ma era già allo studio dagli Anni '30 (Electro-Voice, Baldwin, Rickenbacker, Vega). Nel 1954 il tecnico Seth Lover, che già aveva trovato una soluzione per il ronzio negli amplificatori, si mise al lavoro su un pickup anti-ronzio (hum-bucking) per chitarra elettrica. Il risultato fu il famoso P.A.F. (inizialmente PU 490, con poli fissi), per il quale la Gibson richiese un brevetto nel 1955 (com'è noto, la scritta “P.A.F.” sull'etichetta vuol dire “Patent Applied For”). La proposta commerciale iniziò però solo nel 1957. Nello stesso periodo il tecnico e fisarmonicista Ray Butts lavorava al pickup humbucking Filter'Tron per la Gretsch, per il quale fu richiesto un brevetto nel 1957 (anche questo pickup era un “Patent Applied For”).

La soluzione proposta nel nuovo pickup humbucking Gibson era l'uso di due bobine di filo – anziché una – collegate in serie, ma in opposizione di fase elettrica e magnetica (poli e avvolgimenti contrapposti). L'interferenza proveniente da luci e trasformatori viene virtualmente annullata dall'accoppiamento di tali bobine. In questo passaggio si però perdono alcune frequenze, causando il tipico suono meno brillante o più “caldo” degli humbucker rispetto ai single-coil. L'uso di due avvolgimenti conferisce invece un maggiore livello di uscita.


Tipi di pickup humbucking

I pickup humbucking possono essere dei seguenti tipi:

  • A due bobine disposte affiancate (large humbucker), come nel progenitore Gibson P.A.F.
  • A due bobine sovrapposte per entrare nello spazio di un single-coil come nei DiMarzio della serie HS (stacked humbucker) o nei Kingman
  • In entrambi i casi su descritti, le calamite sono a barra, disposte sotto le bobine. Le viti o i cilindri o la lama che attraversano le bobine sono espansioni polari, ma non mancano casi di large humbucker con dodici calamite cilindriche verticali (vecchi Schecter Super Rock)
  • Un altro tipo di pickup humbucking nelle dimensioni di un single-coil, fa uso di due sottili bobine affiancate ed espansioni a vite o a lama (rail humbucker)
  • Non mancano large humbucker con espansioni a vite su una bobina e una a lama sull'altra (DiMarzio Megadrive) e mini-humbucker con due calamite immerse in due bobine (Gibson Firebird)
  • Dalla metà degli Anni '70 esistono anche i pickup attivi (EMG e successivamente altri marchi), dotati di un piccolo preamplificatore interno a bassa impedenza. Sono molto efficienti e silenziosi, ma richiedono una batteria da 9V per funzionare.

Partendo da queste generiche categorie, nei decenni abbiamo assistito a tentativi di ogni genere, mischiando tipi di bobine, calamite, espansioni polari, etc., con l'aiuto dei macchinari CNC in grado di eseguire avvolgimenti molto serrati con filo sottilissimo e lavorazioni impossibili negli Anni '50 e '60. Sui pickup e la loro evoluzione esistono ottimi testi a cui far riferimento (*).


Regolare i pickup humbucking

Sembrerà strano a molti, ma la regolazione degli humbucker, larghi o stretti che siano, è un'operazione che si fa in gran parte a orecchio! Le case costruttrici danno le loro specifiche circa la distanza tra i poli dei loro pickup e le corde, solitamente facendo riferimento alle due corde mi. Ad esempio, nel caso di un pickup Gibson, lasciamo le singole espansioni a vite nella posizione in cui sono di serie, premiamo il mi basso all'ultimo tasto della tastiera e iniziamo posizionando il pickup al ponte a circa 1,5 mm dalle corde e quello al manico a circa 2,5 mm, grosso modo le indicazioni attuali della casa.


Non preoccupiamoci dell'esattezza e cominciamo ad ascoltare le corde libere. Lasciamo libera la corda, abbassiamo di pochissimo il pickup al ponte – un quarto o mezzo giro di vite solitamente producono variazioni sensibili – e valutiamo il suono: è più spesso o più sottile? Ha più o meno armonici? È più brillante o più grave? È “arioso” o dà l'idea di essere “schiacciato”? È nitido o confuso?

Restando sull'unità al ponte, proseguiamo per tentativi, tendenzialmente abbassando il pickup, ma sempre di pochissimo, e ascoltiamo l'effetto. A un certo punto avremo l'impressione che il suono si stia facendo “troppo” acustico o sottile o indefinito; allora torneremo indietro nella regolazione fino a ritrovare un punto esatto in cui il suono ci sembra “giusto”. Gli esperti usano la definizione suono a fuoco (sweet spot), perché in effetti stiamo ottimizzando l'interazione tra campo magnetico e vibrazioni della corda, come se stessimo usando la messa a fuoco di un obiettivo ottico.

Questo modo empirico di regolare l'altezza dei pickup vale per lo strumento in uso, con quel pickup, quelle corde, per il nostro imprescindibile gusto e per il nostro orecchio, che deve essere ben allenato.


Passiamo al pickup al manico

Spesso capita di vedere pickup humbucking quasi attaccati alle corde, con l'idea di ottenere un suono più potente e con più bassi. In realtà si otterrà solo un suono poco dinamico, schiacciato sulla fondamentale e spesso con poco sustain, visto che la vibrazione della corda sarà limitata dall'attrazione magnetica del pickup (pull).

Fatta la regolazione del pickup più ostico, quello al ponte, possiamo passare a quello al manico, che per la sua posizione, dove le corde vibrano maggiormente, offre un suono più grosso e ricco a parità di distanza dalle corde. Lo abbasseremo finché il livello del suono non sarà compatibile con quello del pickup al ponte e non avvertiremo differenze di volume passando con il selettore da uno all'altro. Non importa se si troverà molto più distante dalle corde rispetto al pickup al ponte.

Fatto questo, potremo dedicarci a una regolazione più certosina, cercando la “messa a fuoco” ottimale anche per il pickup al manico.

E se i pickup sono tre, come su una SG Custom style? La procedura è la stessa. Personalmente parto dal ponte, procedo con il manico e finisco con il centrale.


Finezze

Il metodo di regolazione descritto è indicato per chi abbia una certa esperienza. Se non ci sente in grado di seguirlo, le misure indicate dai costruttori possono essere prese per buone tout-court; oppure si può ricorrere a un liutaio o un tecnico esperto.

A volte si ottengono reazioni inaspettate. Se vogliamo più bassi, non alziamo il pickup dal lato delle corde avvolte, ma abbassiamolo dal lato cantini; e viceversa. Se il suono è troppo nasale al ponte, abbassiamo ancora il lato corde avvolte; e così via.

Una prova del 9 di una buona regolazione viene dall'ascolto delle posizioni intermedie dello switch: se non sono tipiche e gradevoli, c'è qualcosa da rivedere almeno per uno dei pickup.

Se i pickup sono molto diversi, ad esempio il pickup al ponte è molto più potente di quello al manico o del centrale, bisognerà accettare soluzioni di compromesso: un'avvertibile differenza di volume o il sacrificio di un po' della grinta del più potente.

Per gli humbucker molto, molto potenti, le regolazioni possono essere meno attente poiché spesso il suono del pickup prevale sulla natura della chitarra, anche se alcuni disegni consentono un ragionevole contenimento del flusso magnetico. Se gli avvolgimenti sono davvero poderosi (ad esempio, oltre i 12-13 kOhm di resistenza degli avvolgimenti), sarà difficile ottenere dal pickup più acuti di quanti il progetto ne consenta. Provare una regolazione non troppo vicina alle corde è consigliabile.


Allineamento alle corde

Fatta la regolazione di massima dei pickup humbucking, ci sono un paio di cose ancora da considerare: allineamento alle corde ed espansioni polari a vite.

I pickup di tipo large humbucker (e anche i single-coil soapbar) dovrebbero avere un allineamento parallelo alle corde. Già, ma allineato a cosa? A quando le corde sono libere o premute? E premute dove? Ecco che l'approssimazione insita nella nostra chitarra emerge nuovamente con forza. Diamo come prevalente un allineamento parallelo alle corde libere. Se il pickup presenta due sole viti sulla cornice, potremmo doverla smontare e ricorrere a materiale riempitivo nella cavità sotto di esso. Di solito si usano dei pezzetti di gommapiuma, disposti in modo da favorire il posizionamento voluto.


Personalmente trovo che le cornici a tre viti, ideali per questa regolazione, dovrebbero essere adottate universalmente, repliche vintage escluse.


Un andamento parallelo può non essere desiderabile da tutti. Se vogliamo un carattere un po' meno humbucking, con un cenno di single-coil, lasciamo che il pickup stia un po' inclinato verso una delle bobine. Quale? Dipende dal genere di bobine: giudicate con il vostro orecchio!

È possibile che qualcosina cambi tra suoni puliti e suoni distorti; non c'è nulla di male a fare un ritocchino a overdrive acceso.


Poli ed espansioni polari

Gli humbucker hanno quasi sempre sei espansioni a vite regolabili, con testa a taglio o a brugola, e sei fisse sulla bobina interna. Le prime servono a equilibrare il suono tra le corde, nel caso fossero evidenti delle differenze di volume.


Suonate, ascoltate, valutate e avvitate o svitate le espansioni polari finché le corde non producono lo stesso volume. Partite dalla posizione di fabbrica in cui si trovano le viti e cercate di seguire il raggio di curvatura della tastiera e del ponte; di solito funziona.

Se le calamite o le espansioni sono a vista e a lama, il problema non si pone; di solito sono talmente potenti da rendere irrilevanti certe sfumature.

E se le viti regolabili sono sei per bobina, quindi dodici in tutto? Be', buon lavoro e buona fortuna!

Fabrizio Dadò


(*) M.Milan, Pickups - Centerstream Publishing, 2007

M.Milan/J.Finnerty, The Gibson “P.A.F.” Humbucking Pickup - Centerstream Publishing, 2018.