Questo
articolo di natura storico-biografica è propedeutico a quello sul vibrato
per chitarra elettrica (vedi panoramica del blog Soundsation),
con particolare riferimento ai modelli Bigsby e Vibrola
utilizzati su strumenti Gretsch e Gibson.
Altri
articoli del blog sono dedicati ai sistemi vibrato più apprezzati e diffusi,
come il Fender Stratocaster vintage e i ponti floating Floyd Rose e Wilkinson.
Premessa
È
noto che personaggi come Les Paul, Paul Bigsby, Leo Fender
e il suo socio iniziale Doc Kauffman contribuirono in maniera
fondamentale alla concezione stessa e poi allo sviluppo della chitarra
elettrica solid-body e dei suoi componenti, dai pickup al vibrato (o tremolo, secondo
una denominazione inesatta quanto diffusa).
Ciò
che forse è meno noto è che questi eclettici musicisti e tecnici furono
legati da un'assidua frequentazione. Infatti, negli Anni '40, si incontravano
spesso nel garage laboratorio di Les Paul a Hollywood, in California.
Intanto swing, country e musica hawaiana imperavano e con loro i suonatori
di chitarre folk, lap e pedal steel,
mandolini e ukulele.
Les
Paul
Nativo
della piccola Waukesha, in Wisconsin, Lester William Polsfuss (1915 –
2009) negli Anni '30 si era distinto ancora adolescente sulla scena musicale
con gli pseudonimi Red Hot Red e Rhubarb Red (Rosso Rabarbaro), e
un repertorio di musica hillbilly e Western swing. Cambiato lo
pseudonimo in Les Paul, il chitarrista si andò dedicando sempre più al jazz,
dapprima a Chicago e poi a New York, pur continuando a praticare regolarmente
la musica country, che, per sua stessa ammissione, rendeva molto di più
economicamente. Appassionato analizzatore di meccanismi fin da bambino,
Les collaborava a Chicago con i fratelli svedesi Carl e August Larson,
produttori di chitarre sotto diversi marchi (Maurer, Euphonon, Prairie State,
Stetson, Stahl) e a New York con la Epiphone. Proprio nello stabilimento
Epiphone di Manhattan, Les passava il tempo libero lavorando a un suo progetto
di chitarra solida sotto gli occhi scettici del proprietario Epaminondas
“Epi” Stathopoulos. Nacquero così, alla fine degli Anni '30, i presupposti
per i famosi strumenti dimostrativi Log (ciocco, nella foto in basso) e Clunker
(catorcio), costruiti e realmente utilizzati da Les, ma ben lontani dalla solid
body per cui la Gibson gli chiese collaborazione ed endorsement nel
1951.
All'inizio degli Anni '40 il chitarrista si trasferì a Los Angeles con il suo trio e iniziò ad accompagnare il famosissimo cantante e attore Bing Crosby (a sinistra nella foto).
L'ingaggio
rese Les Paul molto conosciuto e apprezzato. Il chitarrista prese a dirigere
programmi radiofonici e fondò un duo di grande successo con la cantante,
chitarrista e seconda moglie Mary Ford (al secolo Colleen Summers: Les
aveva il pallino degli pseudonimi). Nella foto, il chitarrista con la moglie
e... The Clunker.
Uomo
molto attivo e attento all'aspetto economico dello show biz, oltre ai
progetti musicali, Les portava avanti idee per chitarre, registratori ed echi
riproposti oggi negli effetti moderni. Il garage della sua villetta
di Curson Avenue, a Hollywood, era un laboratorio e uno studio di registrazione al contempo.
Leo
Fender e Doc Kauffman
Clarence
Leonidas Fender
(1909 – 1991), per tutti Leo, veniva da una florida famiglia di
coltivatori di aranci dell'Orange County, nella California del Sud.
Non
era un vero tecnico e le sue competenze nascevano da una passione per gli
apparati radio e l'elettronica pratica nata durante l'adolescenza. Leo aveva
suonato il sassofono nella banda della scuola e si
dice che non sapesse neppure accordare una chitarra; ma amava la musica
hawaiana, il Western swing e il country.
Perso
l'impiego come contabile del compartimento autostrade della California (erano i
tempi della Grande Depressione), nel 1938 Leo aprì il laboratorio di riparazioni Fender's
Radio Service a Fullerton. Va ricordato che all'epoca le radio, ovviamente valvolari,
erano presenti in ogni casa e di grande rilevanza commerciale.
Al
tempo del laboratorio di radio, Leo Fender era già noto per le sue
realizzazioni audio per musicisti; ma ci volle l'incontro con il chitarrista,
sassofonista e progettista originario del Kansas Clayton Orr “Doc” Kauffman
(1901 – 1990) per avviare nel 1945 una produzione di amplificatori e chitarre lap steel con la K&F
Manufacturing Company.
Collaboratore
della Rickenbacker e caro amico di Les Paul, Doc Kauffman aveva
richiesto un brevetto per il suo Apparatus
for producing tremolo effects (forse all'origine della confusione tra tremolo
e vibrato diffusasi in seguito) già nel 1928.
Questo
vibrato, detto Vib-rola, fu adottato da Les Paul per la Log, dalla
Gibson su alcune ES-150 e addirittura in versione motorizzata su alcune
Rickenbacker Vibrola Electro Spanish del '37!
Nel
1946, intimorito dalle mire di crescita di Fender, Kauffman uscì dalla società,
ma i due restarono amici. Leo diede vita alla Fender Electric Instrument
Company e si concentrò sulle chitarre, assumendo
George William Fullerton (1923 – 2009), chitarrista, tecnico elettronico e
macchinista meccanico, a cui si deve, ad esempio, il macchinario Fender per la
sagomatura dei manici. Fu un fondamentale
collaboratore di Fender, lo seguì alla CLF Research e ne fu socio con Dale
Hyatt nella G&L Guitars, per poi andare alla Fender Corporation nel 2007.
Bene, con i cenni storici su Fender possiamo fermarci qui.
Paul
Bigsby
Paul
Adelburt Bigsby
(1899 – 1968), soprannominato P.A., era nato in Illinois e poi si era
trasferito a Los Angeles, dove lavorava nell'officina Crocker Motorcycles.
Contrabbassista
e chitarrista
di Western swing e country, esperto metallurgista, pilota di moto
professionista, era però più noto come costruttore e progettista di
innovative chitarre lap e pedal steel (la pedaliera più nota è di
sua concezione), avendo realizzato strumenti di alto livello e con i propri pickup
per noti musicisti come Earl Murphy e Speedy West. Merle Travis, un
grande cantante, chitarrista e compositore country, a cui dobbiamo almeno la
tecnica del Travis picking, chiese a Paul di aggiustare la Vib-rola
Kauffman di una sua Gibson L-10. L'intervento portò Bigsby a ideare un
nuovo e ben più efficiente vibrato, il Bigsby True Vibrato, uscito nel
1951.
Un'altra
richiesta di Travis riguardava la costruzione di una nuova chitarra con il sustain
di una lap steel che le hollow-body non permettevano. Sembra che lo stesso
Merle avesse disegnato uno schizzo dello strumento e suggerito la disposizione
delle meccaniche tutte su un lato. La chitarra fu consegnata nel 1948. Nella
foto, Merle Travis con la sua Bigsby.
Era
una solid-body neck-thru-body in acero,
spessa quasi quattro centimetri, con corde passanti e una spalla mancante.
Aveva ponte e capotasto in alluminio, un pickup a
lama realizzato da Bigsby e uno switch a tre posizioni che inseriva diversi
condensatori per ottenere variazioni tonali. Le sei meccaniche Kluson in linea erano state ricavate da due set
a tre meccaniche per lato.
La chitarra
di Bigsby per Travis fu seguita da altre ritenute tra le migliori del
tempo, sempre su ordinazione e con lunghi tempi di attesa, costruite per famosi
chitarristi come Hank Garland, Billy Byrd e Grady Martin (nella foto).
Lo strumento ebbe
sicuramente una grande influenza sulla solid-body presentata nel 1950 da Leo
Fender, prima come Esquire, poi come Broadcaster e infine come Telecaster
dal 1951. Nella foto il prototipo Fender, ancora con le meccaniche disposte a
tre per lato.
I due
rimasero tuttavia in buoni rapporti, tanto che Bigsby inviava a Fender i
clienti che gli richiedevano delle solid-body. Del resto, per la sua mentalità
artigianale e perfezionista, rifiutava l'idea di costruire in serie e
preferì dedicarsi unicamente ai suoi vibrati. Questi ebbero un tale successo
che l'ex-motociclista fu messo a dura prova dalle necessità produttive e
commerciali.
Nel
1965 offrì l'azienda all'amico Ted McCarty (in uscita dalla Gibson), che
la cedette alla Gretsch nel 1999. Dal 2019 il marchio Bigsby è di proprietà
della Fender Musical Instruments Corporation.
La
App di Appleton
Va
qui doverosamente ricordata la solid-body App con top arcuato costruita nel
1941 da Orbra Wallace Appleton (1902 – 1994).
Questo
suonatore di ukulele e chitarra lavorava in un
negozio di mobili e sperimentò diverse soluzioni per amplificare lo strumento.
La sua creazione, molto simile alla successiva
Les Paul ma più spessa, fu però rifiutata dalla Gibson.
Birra
e barbecue sulla Sunset Strip
Non
sappiamo esattamente quali argomenti fossero alla base delle serate di Leo
Fender e Paul Bigsby a casa di Les Paul, dietro la cosiddetta Sunset Strip,
zona di locali e bar. È indubbio che, come per tutti gli appassionati, la
musica e la chitarra fossero al centro delle loro chiacchierate. Bigsby e
Fender erano curiosi di ascoltare le registrazioni effettuate dal chitarrista
nel suo studio e sapere con quali tecniche e quali strumenti le avesse fatte.
Tra gli argomenti possibili non potevano mancare, fra una birra e l'altra,
anche gli esperimenti di Les Paul per realizzare un nuovo tipo di chitarra
elettrica e quelli di Fender e Bigsby sulle lap steel, sui pickup
che entrambi fabbricavano, sulla solid-body che Bigsby andava costruendo
per Merle Travis. Tra questi argomenti non saranno certo mancate idee per i
sistemi di vibrato.
Com'è
noto Bigsby fornì a Fender i suoi vibrati da montare su alcune Telecaster
appositamente modificate. È probabile che Leo Fender, desideroso di superare i
modelli di Kauffman e Bigsby, avesse deciso di restar fuori dalla sfida fino
alla presentazione nel 1954 della sua fantastica Stratocaster con l'efficientissimo
Synchronized Tremolo progettato ex-novo. Di questo sistema e del suo setup
ci occupiamo in dettaglio su un articolo del blog.
La
Vib-rola di Doc Kauffman finì per ispirare un modello Gibson non molto
fortunato, la cosiddetta Sideways Vibrola, poi sostituita dalla
Maestro Vibrola. La leva Bigsby è invece ancora oggi apprezzata e
ampiamente utilizzata su chitarre hollow e solid-body prodotte in tutto il
mondo.
Ce ne
occupiamo nell'articolo “Vibrati Bigsby, Gibson e altri”, sempre sul
blog Soundsation!
Fabrizio
Dadò
Riferimenti
B.Tolinski,
A.Di Perna, A tutto volume: Una storia epica dello stile, del suono e della
rivoluzione della chitarra elettrica – Bompiani, 2018.
G.Gruhn, W.Carter, Electric Guitars & Basses - A photographic history – Miller Freeman Books, 1994.