Avere la passione per la musica, suonare uno strumento in
una piccola band o semplicemente dare un po’ di ritmo alle serate con gli amici
è un modo fantastico per condividere qualcosa di nostro con gli altri. La magia
che sta dietro questo semplice gesto è inspiegabile e forse è proprio questa
difficoltà nel dare una spiegazione che si nasconde la sua bellezza.
Amplificare il nostro suono
La prima cosa però che ci troviamo ad affrontare è la
necessità di amplificare il nostro suono: dobbiamo rendere fruibile
contemporaneamente e nel migliore dei modi ciò che stiamo suonando o
riproducendo. Ci occorrono dei diffusori; ma se cerchiamo su internet o nei
negozi di strumenti musicali e ProAudio subito ci rendiamo conto dell’enorme
offerta. Questo può disorientare se non addirittura scoraggiare chi si muove
per la prima volta in queste acque.
Alcune tra le domande più comuni sono:
- Diffusore attivo o passivo?
- Diffusore in legno o in plastica?
- Quanta potenza mi occorre?
- Mi occorre anche un subwoofer? Come sceglierlo?
Naturalmente ve ne sono tante altre e soprattutto non esistono risposte a priori a ciascuna di esse; sono tutte ottime soluzioni pensate per esigenze differenti. Scopo di questa guida è quindi aiutare a capire le proprie necessità fornendo consigli utili che possono portarci a fare la scelta migliore in un dato momento.
Amplificare il nostro suono
La prima domanda che bisogna porsi è se per noi sia meglio
un diffusore attivo o passivo. Prima, però, è bene aver chiaro di cosa parliamo,
rispondendo ad alcune domande di base:
a.
Cos’è un diffusore
b.
Che cosa significano diffusore attivo e diffusore
passivo
c.
Pro e contro di entrambe le soluzioni
d.
Prezzi e qualità
e.
Qual è la migliore soluzione per voi
a.
Cos’è un diffusore
Partiamo dal diffusore passivo tralasciando tutta la parte
elettroacustica e fisica per non complicare troppo il discorso. Un diffusore (o
cassa acustica) è uno strumento che trasforma un segnale elettrico proveniente
da un amplificatore in suono, cioè in un'onda a sonora che si diffonde nell'aria.
Una cassa acustica – molto genericamente – ha la forma di un
parallelepipedo e su un lato (detto “buffle”)
presenta uno o più trasduttori. Questi
trasduttori (cioè convertitori) trasformano un segnale elettrico entrando in
vibrazione, grazie alla presenza di un campo magnetico creato da un magnete, e
provocando spostamenti di masse d'aria che portano così il suono
all'ascoltatore.
Oltre ai trasduttori è presente un circuito elettrico chiamato crossover che separa le parti di segnale audio da inviare ai singoli trasduttori e spesso uno o più fori – detti condotti di bass reflex – che influiscono sulla sonorità finale del nostro diffusore.
Oltre ai trasduttori è presente un circuito elettrico
chiamato crossover che separa le parti di segnale audio da inviare ai singoli
trasduttori e spesso uno o più fori – detti condotti di bass reflex – che influiscono sulla sonorità finale del
nostro diffusore.
Diffusore a due vie: woofer e driver
Vi sono naturalmente moltissimi tipi di casse acustiche e trasduttori, ciascuno adatto ad applicazioni e con caratteristiche ben precise. Il tipo di diffusore di gran lunga più comune è la cassa a due vie che prevede due trasduttori: un woofer – che trasforma le frequenze più basse – ed un tweeter o driver a compressione per le alte frequenze.
Le prime hanno lunghezza d’onda maggiore e, in generale, sono quelle frequenze che coprono la parte medio bassa dei suoni (es.: cassa, rullante, basso, voce maschile, ecc.); le alte frequenze hanno lunghezza d’onda minore, coprono la parte medio-alta (es.: violino, piatti per batteria, ecc.) e in generale conferiscono a tutti i suoni chiarezza rendendoli più “frizzanti”.
Oltre al tipo a due-vie, esistono anche altri modelli:
·
Full-range
– con un trasduttore unico per tutta la gamma audio
·
Tre vie
– dove oltre al woofer ed al driver rispettivamente per le frequenze basse ed
alte, vi è anche un midrange specificatamente pensato per la fascia di
frequenze intermedia
·
Più di
tre vie – con trasduttori per fasce di frequenze sempre più specifiche
Crossover
Woofers e drivers sono quindi dei trasduttori costruiti per
riprodurre meglio solo alcune parti dello spettro audio (ovvero dell’insieme di
suoni e rumori che troviamo in qualsiasi contenuto audio) e per farli
funzionare al meglio occorre togliere tutte quelle frequenze che non è in grado
di riprodurre e che, anzi, gli creano solo problemi. Per separare queste parti
si usano dei circuiti detti crossover
che funzionano da “spartiacque” e decidono cosa va assegnato al woofer e cosa
al driver.
Il punto di separazione tra parte bassa e alta è detto punto di crossover – ovvero frequenza
di incrocio – ed è deciso dal progettista in base alle caratteristiche dei
trasduttori, alla conformazione della cassa acustica e ad altri fattori. Nella
figura di seguito, per esempio, questa frequenza è fissata a 1400Hz.
Cassa chiusa o aperta
Le casse acustiche si distinguono a seconda della presenza o
meno di aperture nel box o mobile. Quando sono completamente chiuse si dicono a sospensione pneumatica; quando hanno
una o più aperture su uno o più lati sono dette bass reflex (le più diffuse). Esiste poi una ulteriore evoluzione
del tipo bass reflex, chiamato a linea
di trasmissione che, oltre a prevedere una o più aperture, prevede anche un
vero e proprio percorso che il suono deve compiere all’interno del mobile prima
di fuoriuscire dallo stesso.